Prestiti per Casalinghe Senza Busta Paga – Cosa Sono e Come Ottenerli

In questa guida spieghiamo cosa sono i prestiti per casalinghe senza busta paga e come ottenerli.

Quando si richiede un prestito, la prima garanzia che la banca o la società finanziaria sollecita è quella della busta paga, in quanto solamente la sicurezza che il cliente disponga di un reddito stabile nel tempo crea i presupposti perché il credito sia concesso sulla presumibile ragionevolezza che il debito possa essere rimborsato.

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Ci sono categorie, però, come la casalinga, che per definizione non dispone di un reddito da lavoro. Ciò non significa, però, che il credito le sia in sé inibito, perché molto dipende dalle situazioni concrete.

Per prima cosa, una casalinga potrebbe esibire almeno una garanzia alternativa. La prima potrebbe consistere nella doppia firma, prestata da un parente stretto o da un conoscente di fiducia, il quale assicura al creditore che il debito sarà interamente onorato e a ogni scadenza.

In alternativa, se non si dispone della fideiussione o se questa venisse ritenuta ancora insufficiente, si potrebbe fare ricorso alla garanzia reale, ossia all’iscrizione dell’ipoteca su un immobile di proprietà, che potrebbe essere messo all’asta se il debito non dovesse essere integralmente rimborsato, su richiesta del creditore al giudice, fino a soddisfarsi del prestito e dei relativi interessi maturati con il ricavato della vendita.

In realtà, potrebbe esserci un modo meno formale di ottenere credito per una casalinga senza rilasciare una delle suddette garanzie. Si tratta della carta revolving, che altro non è che una carta di credito, molto in uso tra le casalinghe, che le banche spesso rilasciano (in verità, più facilmente in passato che ora) con la sola garanzia di un conto corrente acceso presso di essa.

La carta consente al titolare di effettuare acquisti, i cui pagamenti sarebbero scalati dal credito residuo, ma consentendo di rimborsarli nella tempistica desiderata, fermo restando soltanto che è dovuto periodicamente il pagamento di una rata minima. In molti casi, la carta revolving viene concessa anche senza una busta paga, ma ha il difetto di essere molto onerosa, con il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) anche nell’ordine del 20-25%.

Inoltre, molti possessori hanno lamentato la qualità subdola di questo finanziamento, perché nei fatti la comodità di pagare le rate quando lo si vuole presenta il conto di interessi salati e che si accumulano con il tempo, mentre il titolare si vede ricostituito il credito residuo, man mano che avviene il rimborso delle rate sulle spese precedentemente effettuate.

Quale che sia la soluzione desiderata è bene comprendere sin d’ora che le cifre messe a disposizione per i finanziamenti alle casalinghe sono per lo più modeste, nell’ordine di qualche migliaio di euro.