Prestiti Senza Busta Paga di Poste Italiane

In questo articolo mettiamo a disposizione informazioni utili sui prestiti senza busta paga di Poste Italiane.

Anche Poste Italiane eroga finanziamenti, al pari di una banca. Grazie alla sua capillare diffusione sul territorio italiano, in cui è presente con 14000 uffici, riesce a raggiungere una clientela piuttosto ampia e variegata. Negli ultimi tempi, tra i vari prestiti, Poste Italiane presenta SpecialCash, un piccolo finanziamento accessibili dai titolari di Postepay, anche se sprovvisti d busta paga.

prestiti senza busta paga e senza garante

Attenzione a un dato, non possedere una busta paga non è inteso qui come non avere un reddito dimostrabile, ma nel senso che si può essere in possesso di una forma diversa di reddito, come accade, ad esempio, per i lavoratori atipici, ovvero collaboratori a progetto, co.co.co e partite IVA, i quali pur sprovvisti di busta paga, in ogni caso detengono un documento che accerti una forma di entrata, quale il CUD.

Per accedere a SpecialCash bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 70 anni, esibire la carta d’identità, essere un cittadino italiano (se si è straniero, bisogna mostrare un documento valido e riconosciuto in Italia o il permesso di soggiorno valido per gli extra-comunitari), portare con sé il codice fiscale o la tessera sanitaria ed essere titolari della Postepay, sulla quale sarà accreditato il prestito.

Quest’ultimo varia da un minimo di 750 euro a un massimo di 1.500 euro. I finanziamenti da 750 euro sono rimborsabili in 15 mesi e la somma totale da restituire è uguale a 834 euro. Quelli da 1.000 euro si rimborsano in 20 mesi e gli interessi complessivi ammontano a 136,50 euro. Infine, quelli da 1.500 euro si rimborsano in 24 rate mensili e gli interessi totali sono pari a 232,50 euro.

Quanto ai costi, presentano una commissione fissa mensile di 4,50 euro per i prestiti da 750 euro, di 6 euro per quelli di 1.000 euro e di 9 euro per gli altri da 1.500 euro. Infine, si paga un’imposta di bolla una tantum di 1,81 euro e un’imposta di bollo sulla prima rata di 14,62 euro. Il pagamento avviene mensilmente tramite i bollettini postali, il cui costo è carico del cliente.

Con BancoPosta, invece, non è davvero richiesta l’esibizione della busta paga, ma almeno un certificato di un reddito dimostrabile ed è necessaria la figura del garante. Il prestito varia da un minim di 1.500 a un massimo di 30.000 euro ed è rimborsabile da un minimo di 12 a un massimo di 84 rate mensili.

Fino a 10.000 euro, il TAN è fisso è pari al 10,95%, mentre scende al 9,95% per cifre superiori. Il TAEG è, invece, pari all’11,65% fino a 10.000 euro e scende al 9,95% per i prestiti di importo superiore.